martedì 21 agosto 2012

[Astrazione]




Insolita chioma di ricci arruffati m’accarezza le spalle: color caffelatte, quelle lisce curve mi incorniciano il collo e si muovono al ritmo di una musica silenziosa, ammirandosi riflesse. Da un abbraccio gentile fanno capolino, fra le braccia, due piccole lune di latte. Timidamente si nascondono dal sole, ma si presentano all’ombra fiere chiedendo una carezza.

- che stiano attente, è quasi l’alba-

Nella penombra di un universo minuscolo, le mie mani custodiscono quel viso di miele, riflesso anche lui in quello specchio oscurato. Le dita si allargano e liberano gli occhi.

Ne traspare malizia, amore per quel corpo che li sovrasta e li annienta.

Scendono, le mani, lentamente, e cingono il collo. Meraviglioso stelo nudo, imperlato di rugiada disegna sfere invisibili nell’aria e si ferma, protetto da unghia laccate di rosso che potrebbero in un attimo aggredirlo se solo ne avessero desiderio.

- Sgorga e batte il sangue nelle vene-

E sul petto si perdono. Dalle spalle lo sfiorano. Smarriscono la loro presenza e si rincorrono, attratte ognuna dai movimenti dell’altra: ira, foga, voglia.

Precipitano.

S’incontrano.

In sintonia perfetta prendono possesso di ciascun seno e lo baciano, piano, fino a sentirne i gemiti e il calore.

-È rosso scarlatto il pensiero che ne scaturisce-

La musica s’alza, sempre più silenziosa e le curve di cui sono fatta imperterrite danzano seguendo le note stonate da cui è composta.

È un attimo: perfettamente disegnata è la curva di quella schiena che si volge allo specchio. Col dorso delle dita la mia mano vi scivola sopra, sfiorando i fianchi, imbarazzando le cosce con quel tocco leggero che partorisce il brivido di un attimo.

È il mio segreto che chiama, ad alta voce implora attenzione.

L’ombelico diviene calice di un fiume in piena che inebria la mente, che mi urla nel corpo senza lasciarsi distrarre.

È un’immagine astratta, il piacere. Un corpo fatto di fuoco e mare.

-carne, pelle, ossa, veleno, voce, sospiro, terra-

Io amo me stessa.

4 commenti:

  1. :-) ... finalmente sei ritornata :-) ...

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  2. [recensione di Angela Di Salvo] Un testo erotico pregno di espressioni di rara perfezione e bellezza, e per questa ragione si può definire "letterario" per eccellenza. Ma la cura formale non ne raggela o ne filtra l'effetto di armoniosa suggestività. L'impatto sul lettore risulta forte e intenso, specie quando si scopre in che cosa consista "l'astrazione" che riguarda questa figura di donna sensuale e dalle fattezze fascinose e irresistibili, capace di usare il cervello come un potente stimolo erotico.
    Una buona prova di scrittura senza dubbio, oltre che originale per la scelta di un tema il quale porta con sè il valore della scoperta che indaga nella sfera delle emozioni personali dove si svela fino a che punto si possa spingere questo bisogno di "attrazione"(termine simile al precedente ma con significato diverso) che illumina la vita e che accende i sensi a prescindere dagli altri.

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  3. ogni volta rilegge questo testo è una rara emozione ..

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