mercoledì 21 novembre 2012

[Si, è del tuo odore che vivrei...]




Le mie dita ti sfiorano la pelle, vestite di caldi sospiri. Sono mie quelle mani che dolcemente ti plasmano il corpo, perfetto in ogni suo battito. Con cura ne delineano i confini, ne scrutano i segreti e se ne impossessano. Mani che t’accarezzano le labbra implorandone il fuoco, che si incrociano alle tue e si bagnano della tua essenza. Mani che ti trascinano in un abisso colmo di peccati e piaceri, che ti dissetano e ti uccidono, lentamente…


-Sono gemiti che mi portano all’esasperazione-


é del tuo odore che vivrei. Ne ho pieni i capelli, le gambe, le ossa. L’aria che respiro ha il tuo sapore e il mio corpo palpita assaggiandolo. Sono battiti che frantumano la notte, grida che distruggono il silenzio, boia dei miei giorni, assassino delle mie voglie. E respiro ancora ogni goccia di te…


-Strappami la pelle, toglimi il respiro, bagnami l’anima e fammi tua-


Ti desidera la mia bocca. Pochi sussurri, richiami fuggenti, sfumature rossastre. Si poggia sul tuo collo e il resto del tempo si oscura, si ferma, svanisce. Sfiora quello che resta di me, raccogline i cocci e distruggili.
Ti voglio mio.
Voglio essere tua.


-Il cielo non ha ancora partorito il sole-



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