lunedì 10 ottobre 2011

non sono solo strade..

Non sono solo strade. Ma parole, bisbigli, sguardi.
Sono strade asfaltate che si diramano in terre aride da cui minacciosi sbucano alberi di olive e vigneti. Sono strade asfaltate che diventano polverose quando con gli occhi sfiori l'orizzonte. Sono strade asfaltate... da cui traboccano parole, forse troppo usate, quasi logore, spezzate, rattoppate. Sono fili d'erba grigia, rosicchiati da innocue zanzare erbivore, che se solo succhiassero sangue, morirebbero di acuta tristezza. Sangue umano, cibo per acari.
Sono abbeveratoi di pietra distrutta, non più oasi per pecorelle smarrite, ma lussuosi palazzi per sanguisughe grasse e sarcofagi per rane spiaccicate.
Sono statue di Santi in vecchie chiesette di campagna, pregate e adorate da finte preghiere emerse da un fondale di malignità: perchè pregare con un cuore nero e pieno di rabbia e orgoglio, adesso si può se hai gli occhi colmi di lacrime artificiali e mani giunte.
Sono solo pazzi che girano e piroettano per strada: loro che senza pensieri ridono, ridono in faccia a parole dette e non capite, gridano al mondo il disprezzo e l amore e agitano braccia al cielo in segno di compassione.
Sono bastoni di legno lucido, gamba di chi gambe non ha più...
e sono case, a volte palazzi, a vole grattacieli: mostri che sconvolgono l'immaginazione di un promontorio fantastico, forse coperto di fiori, forse sormontato da un cielo sempre azzurro anche di notte, forse odoroso di agrumi... forse inesistente.
Sono muri senza colore, e se colore hanno, questo scatena sentenze.
Sono periferie, abbandonate, tristi... tovaglie macchiate penzolanti da balconi cadenti. Ginocchia sbucciate e sanguinanti. Valigie prese in prestito. Bottiglie di birra frantumate. Ciottoli di vetro verde.



 Recensioni:

Anglela Di Salvo: [Non è un racconto, ma un breve e incisivo testo che scorre via sospeso fra lirismo pegnante e descrizione balenante (a volte simbolica, a volte surreale, a volte immaginifica) di quello che sono le città, e soprattuto i luoghi dove gli uomini consumano la loro vita in un caledeoscopico miscuglio di gesti, atti e fantasie.
Non è una umanità serena e gaudente quella che emerge da questa sapiente e asciutta esposizione, nonostante siano presenti delle bellissime espressioni degne della migliore poesia.]

Roberta Michelini:[Non sono solo strade. E non sono solo parole quelle di Antonella, ma immagini evocative di un mondo senza tempo che sempre è stato e sempre sarà. In frammenti, come in uno specchio rotto, si riflettono squarci del paesaggio siciliano, dalla Sicilia di Verga e Pirandello ai palazzi abbandonati e decadenti della modernità. E, come dietro le imposte chiuse si sente uno sguardo, qui i bisbigli e le voci contribuiscono a formare il quadro quasi come messaggi subliminali. Bellissimo, complimenti.]

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