domenica 4 maggio 2014

[Conati d'errore]


E poi quegli occhi... Che racchiudevano la profondità del mondo ma non ne raccontavano che il silenzio.

Orgogliosi giacevano.. Accanto al mio corpo stanco e umiliato, ancora. Bramoso della finzione che lo cibava, ancora.

Fiera, la mia bocca ostentava menzogne e cantava veleno.

Urlava.

Picchiava contro la voglia che ci pervadeva gli arti ma mai i cuori, senza riuscire a fermarla mai...

Mai la tratteneva.

Cos'eri?! Eri il niente e il mio tutto.

Affanno e sollievo.

Bugia senza pudore e vicolo cieco.

Certezza soffocata dalle mie stesse mani e mai risorta.

La mia mente vomita l'amore che l'alimenta e si dissolve, la velenosa fantasia della tua esistenza, nell'acido odore che resta di me
.

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